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Essiccare i funghi

Come Essiccare I Funghi
In passato il metodo per conservare i funghi più comunemente usato era l’essiccazione al sole con l’ausilio di griglie, grazie alle quali l’aria poteva passare ed asciugare l’alimento.
Questo metodo necessita di condizioni climatiche ideali che non sempre ad oggi sussistono, inoltre è necessario avere una zona ideale dove posizionare la griglia, ossia un luogo areato ma dove non ci sia forte vento; in più è indispensabile spostare la griglia seguendo il movimento del sole e ritirarla in un luogo chiuso durante le ore notturne.
Questa operazione è sicuramente fattibile, ma richiede molta attenzione e pazienza. Oggi fortunatamente il mercato ci offre la possibilità di utilizzare comodi essiccatori ad uso domestico che facilitano notevolmente questa operazione e la rendono molto più sicura e facile.

PROCEDIMENTO E CONSIGLI PER L’ESSICCAZIONE DEI FUNGHI

  1. Per prima cosa i funghi vanno lavati interi con molta attenzione sotto acqua corrente  in modo da non lasciare residui di terriccio che poi potremmo trovare nell’acqua di ripresa. Successivamente vanno asciugati con molta cura con carta da cucina.
  2. Alcuni funghi vanno necessariamente affettati, mentre altri vanno lasciati interi. La fetta deve essere di circa 8 mm, ma può essere anche più grande se è il fungo è molto acquoso. I funghi da tagliare  sono: porcini, boleti, ovuli, prugnoli. Altri come finferli, cappello e gamba della mazza di tamburo, cantarelli, il fungo dell’aglio o le spugnole vanno lasciati interi.
  3. Una volta pronti i funghi, interi o a fette, si posizionano sui cestelli dell’essiccatore senza ammassarli. Se i funghi sono intrisi d’acqua è buona regola lasciare vuoto il primo cestello in basso. Se possibile l’ideale sarebbe di alternare i cestelli per uniformare il circolo dell’aria e non renderla troppo umida. Con gli essiccatori domestici si possono utilizzare fino a 10 cestelli impilati.
  4. Una volta essiccati, e per una perfetta conservazione, i funghi vanno messi in un sacchetto da freezer e posti nel congelatore per almeno 24 h. In tal modo si bloccherà del tutto la proliferazione di eventuali parassiti.
  5. Infine si potranno riporre i funghi secchi in vasetti di vetro a chiusura ermetica o contenitori di latta.

 

DA EVITARE

Si sconsigliano vivamente metodi di essiccazione improvvisati, come l’utilizzo del forno o del phon che “cuociono” i funghi e fanno lievitare la bolletta.
Una volta tagliati i funghi, sono consentiti alcuni forellini delle larve ma quando ve ne sono troppi è meglio non procedere con l’essiccazione.

Evitare di riporre i funghi secchi in sacchetti di plastica o di carta in quanto più facilmente perforabili dalle camole.

ULTERIORI SUGGERIMENTI DURANTE E DOPO L’ESSICCAZIONE

L’essiccatore domestico può essere facilmente trasportato, quindi lo potete portare con voi durante le vacanze. Se trovate funghi ogni giorno, posizionate i più freschi in basso, più vicino alla ventola dell’aria calda, e spostate man mano i più secchi verso l’alto.
Non gettate mai l’acqua di ripresa dei funghi poiché potrà dare alle vostre ricette un aroma molto più intenso.

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Come conservare i funghi

Come Conservare I Funghi

FUNGHI TRIFOLATI

I funghi trifolati sono alla base di moltissime preparazioni, ma è anche la ricetta necessaria da eseguire prima di congelare i funghi.

 

Cosa serve:

  • Tegame basso
  • Olio extra vergine d’oliva
  • Sale, pepe
  • Aglio
  • Funghi mondati asciugati e tagliati (circa 600 gr per 4 pp)
  • Tempo di preparazione: circa mezz’ora

 

Come si fa:

Mettiamo il condimento (olio, burro) nel tegame e aggiungiamo l’aglio, i funghi tagliati, il sale e il pepe tutto a freddo e cuociamo a fuoco vivo finché i funghi non saranno quasi del tutto immersi nel loro liquido di vegetazione; a quel punto abbassiamo la fiamma e continuiamo la cottura sino a  che il liquido non sarà evaporato. Alla fine aggiungiamo il prezzemolo fresco.

 

Quali funghi sono i più indicati:

Quasi tutti i funghi si prestano ad essere trifolati; fanno eccezione i chiodini (Amarilla mellea – e simili) e i prugnoli (Lyophyllum georgii)

 

Ulteriori consigli:
– Meglio utilizzare il burro per la cottura del fungo se intendiamo congelarlo: il grasso dell’olio potrebbe irrancidire se conservato a lungo nel freezer.
– La cottura del fungo trifolato non deve essere completata se intendiamo congelarlo: la si potrà finire al momento della consumazione.
– Lasciamo raffreddare bene i funghi prima di riporli nel freezer. Se i funghi da congelare sono più di 2/3 Kg lasciamo che i primi riposti nel congelatore siano già duri.
– Mettiamo i funghi in sacchetti gelo già in porzioni.
– E’ meglio consumare i funghi entro 5 mesi

 

CONGELARE I FUNGHI

Mai congelare i funghi a crudo poiché non cuocendoli si congeleranno detriti, organismi, impurità, che poi metteremo nel nostro piatto!

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Conoscere i funghi

Conoscere Raccogliere Funghi

I FUNGHI PRIMAVERILI

Prugnolo – Calocybe gambosa

Fungo commestibile e ricercato
Primaverile
Aspetto: cappello 5-10 cm di colore bianco/beige. Lamelle fitte e sottili. Gambo robusto e più gonfio alla base.
Profumo di farina bianca fresca
Cresce nei prati e mezza altezza in prossimità di pruni da cui prende il nome. Si trova anche nei boschi di latifoglie

Spugnola Rotonda– Morchella Rotunda

Fungo commestibile
Primaverile
Aspetto: altezza di 10-20 cm o più, cappello arrotondato color giallo ocra con alveoli ampi e irregolari. Gambo con dimensione variabile, robusto e cavo. La carne è spessa e tenera piuttosto bianca e sapore dolciastro.
Profumo intenso di fungo
Cresce soprattutto in prossimità di olmi e frassini
Come tutte le spugnole è di ottima commestibilità, l’unica avvertenza è di sottoporle a cottura completa.
Ideale anche per l’essicazione.